La vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi. (Bruce Chatwin)
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lunedì 15 gennaio 2018
I nastri di ginnastica ritmica
Qualche giorno fa ho avuto la fortuna di osservare un'insegnante far giocare con la musica e con i nastri da ginnastica ritmica i bambini di 5 anni.
I nastri sono molto lunghi e riescono a realizzare dei veri e propri disegni nell'aria.
I bambini sono rimasti affascinati da questa attività, sia quando sono stati loro a muovere il nastro, sia quando osservavano i loro compagni farlo.
Io, intanto, osservavo le loro azioni:
- ogni bambini ha una propria forza e chi ha più energia riesce a muovere molto velocemente il nastro usando molto il braccio e poco il resto del corpo;
-ogni bambino ha un'ampiezza di movimento diversa (c'è che muove solo davanti a sè, chi si muove anche lateralmente);
-ogni bambino ha una propria gestualità (c'è chi crea cerchi, chi crea serpenti, chi lo muove a linee...)
Usare il nastro significa prendere consapevolezza del proprio corpo dove il movimento però deve essere molto controllato non solo per scegliere i "disegni" da fare, ma anche per evitare che il nastro si annodi. Mano, braccio e occhi devono agire insieme all'inizio e poi si può ampliare con anche le gambe (muovendosi avanti e indietro) e il busto (su e giù).
Ho pensato che è un attrezzo affascinante che dovrebbe essere riconosciuto come uno strumento "indispensabile" alla scuola dell'infanzia.
Inoltre l'insegnante ha detto ai bambini: "Oggi lo avete esplorato, siete stati bravi ma vedrete che la prossima volta lo sarete di più e più ci eserciterete più sarete bravi". Una bambina poi nel pomeriggio mi ha detto: "Sono stata brava oggi col nastro, ma la prossima volta lo sarò di più... mi eserciterò".
Un bellissimo messaggio, a mio parere: non si impara in una volta ma ripetendo le cose molto volte.
Grazie per la bella esperienza!
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