Cari genitori,
oggi ho deciso di scrivere proprio a voi perchè ieri mi sono travata a un collegio di classe dove ho sentito la paura (per non dire il "terrore") degli insegnanti nel fare il proprio lavoro.
Vi spiego. Una collega ha spinto un bambino che gli stava dando i calci facendolo cadere e i bambini di 5 anni, che hanno visto la scena, hanno iniziato a parlarne. Gli insegnanti si sono allarmati nell'ascoltare i bambini e hanno deciso di parlare del gesto con la collega in questione.
Non sono qui per parlare del gesto per cui tutti, anche la collega stessa, riconosce l'errore sottolineando che ha usato più forza di quello che credeva.
Non sono qui a parlare dei bambini di 5 anni che, giustamente, visto che sono bambini, raccontano con foga l'azione dell'insegnante, non spiegando che il compagno stava dandole i calci. Ciò che fanno gli adulti colpisce di più i bambini!
Vorrei rivolgermi a voi, genitori, poichè io sono rimasta pietrificata dalla paura che gli insegnanti hanno espresso... la paura di voi. Frasi come "Io rinuncio a portare i bambini fuori perchè se cadono i genitori accusano le maestre" o "Piuttosto li lascio giocare liberi, invece di fargli fare delle attività se il correggerli diventa, per i genitori, accusare il figlio". La parola accusare è stata ripetuta tantissimo.
Un giorno un insegnante ha detto a un bambino "Non fare schifezze!" (poichè stava pasticciando col cibo); il giorno dopo i genitori sono venuti a dire all'insegnante di non permettersi di dire al figlio che è una schifezza.
Capisco la paura che avete, anche di fronte ai fatti che ci vengono riportati dai telegiornali, cari genitori, ma abbiate fiducia nel mondo, mettetevi in dialogo con gli insegnanti, fate domande piuttosto che accuse. Chiedete... chiedete... chiedete e chiedete a tutti, non solo a un insegnante.
Quasi tutti gli insegnanti (soprattutto alla scuola dell'infanzia) hanno scelto di fare questo lavoro per passione ma non vuol dire che non possono commettere errori. Questi maestri sono in grado di riconoscere l'errore e di modificarsi. Vi assicuro che può capitare di scegliere di agire in un determinato modo con un bambino e poi, osservando, capire di avere sbagliato. Nella pedagogia dell'errore viene valorizzato l'errore come il percorso per raggiungere la giusta via e il riconoscere l'errore dell'adulto di fronte a un bambino permette al bambino stesso di imparare che l'errore fa parte della vita e si può rimediare ad esso.
Cari genitori, non abbiate una fiducia cieca verso gli insegnanti, ma cercate di costruire (insieme a loro) un clima positivo perchè questo passerà ai vostri figli. Se gli insegnanti hanno paura, i bambini cosa imparano? Se voi sparlate o non riconoscete il ruolo degli insegnanti, i bambini cosa imparano? Jesper Juul scrive "I genitori hanno sempre la responsabilità fondamentale di creare l'atmosfera della famiglia, ossia la qualità dell'interazione, nella quale ogni individuo possa crescere in senso positivo." Possiamo allargare il significato di questa frase sostituendo il soggetto con "i genitori e gli insegnanti" e la parola "famiglia" con la parola "scuola". Aiutiamo i bambini a crescere in senso positivo!
Cari genitori, siate testimoni affezionati e attenti di ciò che accade ai vostri figli, non sentitevi sentinelle pronte a sferrare un colpo nel momento in cui da lontano sentite una qualunque "minaccia". Vegliate per proteggere, ma anche per raccontare al vostro bambino come ha superato delle difficoltà, come un insegnante ha impiegato tempo a capire come raggiungere un obiettivo con lui, come gli siete stati vicino di fronte a un ostacolo... Siate testimoni della storia del vostro bambino affinchè lui non la dimentichi!
La vera casa dell’uomo non è una casa, è la strada. La vita stessa è un viaggio da fare a piedi. (Bruce Chatwin)
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lunedì 29 gennaio 2018
Cari genitori...
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